mercoledì 30 settembre 2015

DIO È UN FUNGO ALLUCINOGENO parte 1° di Andrea Fatale


DIO È UN FUNGO ALLUCINOGENO
DROGATI IN NOME DI DIO: STORIA LISERGICA DELLA CIVILTÀ UMANA.

http://www.ukizero.com/dio-e-un-fungo-allucinogeno/

Come affermava Rudolf Otto, la Religione “comincia con se stessa“.
Il momento centrale dell’esperienza religiosa è il sacro. Inteso come “Numinoso“: la naturale percezione del divino, del “totalmente Altro”, in modo incomprensibile, inspiegabile, trascendentale più di tutto alla nostra comprensione razionale. Un richiamo naturale però irrefrenabile, per questo il divino, ineffabile e inaccessibile, si configura come mysterium tremendum et fascinans.
Ecco, è da qui che dobbiamo partire per esplorare Dio, che da ora in poi non chiamerò più così ma usando il termine divinità. Infatti, il punto sta nell’esperienza emotiva dell’assoluto, nel “sentire” la trascendendenza nella stessa spiritualità umana, giacché di questo si tratta, non esistendo in verità alcuna Entità sovra-naturale che ci giudica dall’alto!
L’idea di Dio, come entità personale esterna a noi, come un “Altissimo” a cui supplichiamo grazie e miracoli, è nata verso il 3000 a.C. circa quando il politeismo degenerò nell’antropomorfismo non più simbolico ma personale e identificativo con l’aspetto materiale riferito all’uomo, fino al disgraziato avvento del monoteismo ebraico (abramitico), che inventò la figura dell’unico Dio ebraico, maschile e autoritario, che ci giudicava dall’alto. Prima di allora Dio era l’energia metafisica e assoluta che con l’emanazione di sé e delle sue leggi di natura dava Vita all’universo, un concetto di Coscienza cosmica molto orientale.
Non tenendo conto, per ora, della teoria di altre forme di vita intelligenti che colonizzarono il nostro pianeta millenni di anni fa creando la razza umana, ad avvallare tutto ciò oggi arriva perfino la scienza.

COS’È DIO
In principio, dal cosiddetto “Vuoto quantistico” –campo di pura energia– fu unraggio/fascio primordiale di energia che subito iniziò a vibrare. 
E la sua musica, questa sinfonia cosmica (vedi i “cori angelici” che sorreggono il cosmo nella tradizione cristiana) diede corpo e forma a tutte le cose del mondo. Ecco che la cosmogonia moderna, per spiegare l’origine dell’universo, sembra quasi incorporare la categoria del trascendente quando postula un dominio preesistente l’universo scientificamente conoscibile, e dal quale quest’ultimo ha avuto origine al tempo del Big Bang. 
Il Vuoto quantistico è quanto di più oggi si avvicini al concetto originale di Dio, cioè l’Esseità Assoluta e trascendentale, da cui ogni cosa è in-potenza di nascere. Ben lontani quindi dall’omone barbuto in tunica bianca in collera con i dannati e attento sempre a intimare cosa è bene e cosa è male a tutti gli altri.
Ma torniamo alla scienza. Le ricerche della fisica inducono gli scienziati a pensare che tutte le forme di energia fisica e della materia sarebbero manifestazioni di uno stato assoluto di energia non manifestata. Dalle antiche scritture e dai miti della creazione fino alle più moderne teorie sulla coscienza, si è sempre speculato riguardo allavibrazione come a ciò che sottostà alle forme fisiche. 
Di fatto, l’energia è vibrazione, è suono, è per questo motivo che le originali religioni delle civiltà native della Terra identificavano Dio con il suono («In principio era il Verbo/la Parola», afferma perfino il nostro Vangelo di Giovanni)!
L’energia null’altro è che una “variazione della curvatura dello spazio”, esattamente come la massa. Al centro di questa “curvatura” vi è un micro buco nero, sul bordo del quale si formano le particelle sub atomiche e successivamente gli atomi quando l’energia vibra più lentamente (e dunque si solidifica). Infatti, l’energia variando la curvatura dello spazio, genera le cosiddette “particelle subatomiche” e quindi gli atomi. Ma quello che si deve ammettere è che l’atomo “è bucato”, cioè contiene nel suo centro un buco nero sul bordo del quale girano gli elettroni e protoni e tante altre “cose”. Esiste dunque una forma di energia latente, sconosciuta, la cui frequenza è alla base della “sostanza” di tutto ciò che è!

Per meglio comprendere questi concetti vedi il nostro approfondimento nell’articolo: “Il Bosone di Higgs e il lato debole della Forza“, dove abbiamo cercato una chiave di lettura epistemologica riguardo l’energia elettrodebole e la massa oscura dell’universo.
Ogni “corpo” nell’universo è un sistema di gerarchie annidate di frequenze vibratorieche si manifestano come sistemi discreti all’interno di sistemi più grandi e piùcomplicati: un universo di strutture vibratorie da quelle elementari a quelle sempre più grandi e sempre più complesse. Infatti, l’intero universo, dalle particelle sub-atomiche, alle forme di vita più complicate, alle nebulose ed alle galassie, può considerarsi come un gigantesco insieme di campi di risonanza di energia, tutti sempre in costante interazione tra loro.
Dunque, come tutto nell’universo anche il nostro pianeta è composta da Energia, perciò anch’esso vibra secondo una frequenza particolare. Tali frequenze sono a noi note con il nome di Hertz, che non sono altro che il numero di cicli vibratori che una qualsiasi cosa sviluppa ogni secondo. 
Di fatto, come sappiamo il nostro corpo è molto simile come costituzione a quello del nostro pianeta. Madre Terra è composta per il 75% da acqua, così il nostro corpo, all’interno di Madre Terra ci sono una grande quantità di metalli in proporzioni varie, così come nel nostro corpo. Ebbene, qualche tempo fa è stato scoperto il “battito cardiaco” del nostro pianeta, si tratta della cosiddetta Risonanza di Schumann: un gruppo di picchi nella porzione di spettro delle frequenze estremamente basse (ELF) del campo elettromagnetico terrestre. 
La Frequenza fondamentale della risonanza di Schumann è un’Onda stazionaria nella cavità Terra-Ionosfera con una lunghezza d’onda uguale alla circonferenza della Terra. 
Questa frequenza fondamentale più bassa (e di maggiore intensità) della risonanza di Schumann avviene ad una frequenza di circa 7.8 Hz (intorno al 1985/86 tale frequenza era passata da 7,8 a 8,6Hz, un fenomeno che si pensava impossibile. Nel 2002 si è poi arrivati a 11,9 cicli al secondo: l’universo è in continua evoluzione).

La vita biologica terrestre è in risonanza con la frequenza di Shumann e dipende dalleinterazioni dei campi elettromagnetici e gravitazionali. I ricercatori hanno scoperto che quegli Hertz delle onde di Schumann risuonano alla stessa frequenzadell’ippocampo nel nostro cervello. L’ippocampo fa parte del sistema limbico, relativo alla sopravvivenza ed alla memoria.
È chiaro dunque, che ogni vibrazione ha una lunghezza d’onda e una certa frequenza al secondo, perciò abbiamo il suono e il ritmo. Allo stesso modo inizia a divenire chiaro anche il motivo per il quale i primi saggi dell’antichità usavano i Mantra per onorare la divinità. 
I mantra sono dei suoni sacri che riproducono le frequenze vibratorie dell’Energia assoluta. 
L’Om orientale non è altro che il suono primordiale che ha dato origine alla creazione, la quale viene interpretata come manifestazione stessa di questo suono.
Ecco, questo è il vero Dio, ora sapete qual è la vera realtà di “Dio”.
È facile, a questo punto, capire come in origine si sia sviluppata la religione.
Dal momento che la divinità (insomma Dio) altro non è che un’energia cosmica Assoluta e Vitale, è chiaro ora il perché il sentimento religioso sia una naturale percezione Numinosa. 
Per di più, se la divinità è Energia, e poiché noi siamo una goccia di quell’oceano “fatti della stessa sostanza”, è allo stesso modo chiaro che attraverso le vibrazioni delle nostre onde celebrali l’uomo è in grado di “sintonizzarsi” con quella vibrazione Assoluta. 
Questa fu la grande rivelazione avuta dai primi sciamani nella preistoria. Un concetto che in seguito fu così descritto da Albert Einstein: «Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è un’altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica».

Così, ogniqualvolta lo sciamano riusciva ad alterare la propria coscienza, ed entrare attraverso l’estasi in un determinato stadio di alterazione di coscienza, l’uomo poteva incontrare la divinità. Attraverso una contemplazione disinteressata ma intuitiva dellaNatura gli antichi asceti sentivano in modo “diverso” e dentro di loro le forze emotive della vita, osservavano la Natura e imparavano il suo linguaggio come un bimbo osserva e ascolta i suoi genitori. 
Chiudendo gli occhi si lasciavano andare all’ascolto dei suoi messaggi, le sue leggi, i suoi silenzi e rumori, perdendo il confine tra il dentro di sè e il fuori, tra l’Io e il Tutto, fino a non sapere più chi è che parla e chi ascolta, chi osserva e chi è osservato, fino a quando i limiti tra buio e luce non sono più definibili: è così che gli antichi hanno iniziato a comprendere che Tutto è Uno!
Non a caso, il cuore umano emette un campo elettromagnetico che circonda l’intero corpo. Questo campo invia segnali ad ogni cellula del corpo che incidono sullasalute fisica, mentale ed emozionale. Il campo di energia del cuore interagisce ed è influenzato dal campo elettromagnetico della Terra, così come con altre persone, piante, animali incluso lo spazio, i pianeti e anche le stelle, interagisce quindi con l’Unità dell’Essere. Da qui nascevano le prime Mitologie e Scienze Sacre, intuizioni che col tempo portarono alla Numerologia, l’Astrologia, ecc…

GLI ANTICHI SCOPRIRONO IL MONDO E DIO GRAZIE AI FUNGHI ALLUCINOGENI
Ciò che per primo aiutò gli sciamani ad alterare la propria coscienza per intuire queste “forze naturali“, fu verosimilmente un funghetto, da li, iniziarono tutti a drogarsi in nome di Dio.
In sostanza, gli sciamani, pur non essendo in grado di elaborare teoricamente quello che intuitivamente percepivano, si renderono conto che nell’universo esisteva un grande flusso di energia, che normalmente è trasformato in dati sensoriali e crea il mondo della vita quotidiana così come noi lo conosciamo. I cosiddetti “stregoni” erano capaci di cogliere l’energia e quindi percepire gli stessi esseri umani come sfere luminose e campi di energia. 
Questo era ovviamente possibile grazie alle percezioni alterate che avevano questi sciamani per mezzo delle loro meditazioni trascendentali. Ad ogni modo, molti esperimenti hanno dimostrato il fatto che in ogni persona umana si “vede” una zona di intensa luminosità all’altezza delle scapole, dietro la schiena, chiamata “punto di assemblaggio”, dove convergono miliardi di campi di energia. 
Nel “punto di assemblaggio” avviene propriamente la trasformazione dell’energia in dati sensoriali, e anche l’interpretazione di quegli stessi dati. Durante il sonno, il “punto di assemblaggio” si sposta dalla sua posizione e, maggiore è lo spostamento, più singolari diventano i sogni.
Gli sciamani svilupparono dunque l’arte del sognare, cioè la capacità di spostare volontariamente il “punto di assemblaggio” fino a “vedere” l’energia e i suoi campi in forma di filamenti luminosi, molto al di là dei normali processi cognitivi, accedere a campi di energia diversi da quelli abituali, interpretarli diversamente, raggiungere livelli di consapevolezza infiniti. In questo stato, lo stregone sviluppava stati superiori di coscienza, agilità e benessere. 
Nello stato di veglia, è possibile ritrovare quanto si è conquistato tramite l’ “arte del sognare” eseguendo certi movimenti del corpo, o danze rituali spesso sollecitate da mantra o “ritmi” specifici.

La caratteristica comune a tutti gli sciamani è proprio il viaggio spirituale, ovvero un viaggio dell’anima nella realtà oltre quella mondana, che permette agli sciamani di entrare in contatto con le energie cosmiche, che nella loro “limitata conoscenza” usavano chiamare “entità spirituali“. Gli stregoni le figuravano per lo più sotto forma di animali (“Animali Guida“) e di Maestri spirituali (antenati, figure mitologiche, saggi, ecc…). Gli alleati conferivano allo sciamano il potere e la conoscenza per aiutare e guarire se stesso, gli altri e il mondo.
Alla base di questa religione spirituale c’era ciò che oggi chiamiamo panteismo, nel senso di pancosmismo, vale a dire come affermazione della natura divina dell’universo in tutta la varietà delle sue illusorie manifestazioni, poiché il mondo è un’autoespressione dell’Essere assoluto e trascendentale, esso è informato dalla Causa prima nella sua essenza. 
Dunque tutto è divino nel senso che tutto è stato informato della Causa iniziatrice emanata dall’Esseità divina (non che un sasso sia Dio in sé…). 
L’Essere divino è quindi l’Unità di tutti i contrari, la SuperCoscienza ordinatrice e generatrice dell’onnipresente eterno campo insito all’onnipotente Intelligenza creativa. 
Il Dio-tutto, per così dire, ha in sé tutte le cose ed è una realtà eterna ed onnicomprensiva.
Questa filosofia religiosa aveva in se una credenza nella cosmologia ciclica, poiché la sua concezione della realtà era simile a un insieme di fasi alterne: un ciclo distruttivo-produttivo che manifestava tutto il creato. Ogni essere vivente era un “punto” di un insieme ombrato dall’onnicomprensività divina, perciò, scopo degli antichi, era quello di ricreare quel legame tra Cielo e Terra che era stato spezzato e che avrebbe ricondotto l’anima di ogni uomo a riconnettersi con la deità assoluta e trascendentale dello Spirito Universale. 
Per questo motivo il “tempo” per gli antichi era un concetto sacro da venerare sia per la sua utilità pratica nei raccolti sia per la sopravvivenza della specie. I “contatori” del tempo, così come delle stagioni su Madre Terra, erano le stelle, gli astri del cielo, in primis il sole e la luna. 
Non a caso, le prime forme di religione e Scienze Sacre si crearono intorno a delle mitologie che avevano a che fare con le Costellazioni e le stelle nel cielo.

FUNGHI ALLUCINOGENI, DIO, REALTÀ QUANTISTICA E LA RELIGIONE
Abbiamo già accennato al fatto che gli effetti collaterali dei funghi allucinogeni furono ciò che per primo aiutò gli sciamani ad alterare la propria coscienza per intuire le “forze naturali” dell’universo.
Quello stato alterato di coscienza procurato dalle sostanze psicoattive, trovate all’epoca in natura, era ciò che poi fu descritto come l’estasi, ossia l’incanto orgasmico ricercato dalle antiche religioni esoteriche, oppure quell’annientamento mentale tipico del Nirvana buddhista: la condizione tale in cui la nostra coscienza è fusa in un tutt’Uno col divino.
In effetti, la nostra Ghiandola Pineale nel nostro cervello produce ciò che è comunemente conosciuto come DMT, sostanza che produce un profondo stato di dilatazione temporale o alterazione di coscienza, la stessa sostanza che viene comunemente sintetizzata nelle droghe allucinogene. 
Di fatto, l’estasi è un’esperienza di coscienza espansa, durante quella trance l’uomo aveva esperienza del divino. Un esempio della ricerca di questo stato di coscienza, privo del supporto di sostanze enteogeniche, è senz’altro la meditazione trascendentale della tradizione orientale.
Oltretutto, quello della ghiandola pineale è un discorso che si perde nella notte dei tempi. 
Alla base di ogni religione esoterica c’era infatti la venerazione di questo centro energetico dell’essere umano: l’unione dei due emisferi cerebrali, la sintesi di anima e corpo. 
Attraverso questa ghiandola abbiamo il collegamento con tutte le ghiandole endocrine ed esocrine che secernono in tutto il corpo le sostanze chimiche che generano le sensazioni ed emozioni che noi sentiamo. Essa è collegata al sistema limbico naturalmente connesso con l’ipotalamo. 
Il mondo inconscio dell’emozione e del piacere è infatti collegato al sistema limbico, che è la parte viscerale ed arcaica del cervello. Per approfondire leggete l’articolo: “Ghiandola pineale: fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale...“.


1 commento:

  1. La Scienza moderna ha scoperto, e gli Antichi erano ignoranti? Ma ciò è totalmente ridicolo e, ignorante. Gli Antichi son stati sterminati dai Moderni, ingiustamente, e questi ultimi cercano ora di (ri)appropriarsi della Conoscenza degli Antichi spacciandola per...Scienza moderna. Doppia vergogna. E vergogna a noi se ...ignoriamo ciò. Saluti solari e Felicità dentro/fuori e Illuminazione illuminante a tutti ovunque-sempre.

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