lunedì 30 dicembre 2013

NATALE ESOTERICO PARTE 2°...


Dr. T. Watkins
Sintesi e traduzione di Anticorpi.info
Prima parte.

Secondo la leggenda, il personaggio reale che ha ispirato Santa Claus sarebbe stato un vescovo cattolico vissuto nel IV secolo: San Nicola. Il culto di San Nicola fu in assoluto uno dei più diffusi movimenti religiosi di ogni epoca. Secondo Charles W. Jones (medievalista americano del secolo scorso -n.d.t.): 'prima della Riforma, San Nicola era il più amato dei santi non biblici della cristianità (...) prima dell'anno 1500 erano 2.137 le dediche ecclesiastiche attribuite a San Nicola, tra Francia, Germania e Paesi Bassi'
C.W. Jones, Knickerbocker Santa Claus - Historical Soc. Quarterly, 1954, Vol. 28 nr. 4, p. 357
Il popolare libro The Christmas Almanack, afferma che: "Nell'Alto Medioevo San Nicola fu probabilmente la figura più invocata nelle preghiere cristiane ad eccezione della Vergine Maria e di Cristo stesso"
Del Re, Gerard e Patricia. The Christmas Almanack. Random House, 2004, p 131
Il misterioso San Nicola è circondato da una aura di miracolosità e leggenda. Tra le leggende più popolari che lo riguardano vi è quella secondo cui un giorno salvò tre povere ragazze destinate alla prostituzione. Queste ragazze non possedevano alcunadote per potersi sposare. San Nicola le salvò da una vita di vergogna, fornendo loro le doti in oro, così che avessero potuto sposarsi.
Un altro miracolo ascritto a San Nicola riguarda tre giovani ragazzi sadicamente uccisi da un oste malvagio, fatti a pezzi e conservati in fusti di salamoia con l'intento cannibale di alimentare con la loro carne gli ignari avventori. San Nicola ricompose i loro corpi mutilati e li resuscitò.
Inoltre, esattamente come Babbo Natale, San Nicola era solito elargire doni ai bambini poveri, da cui la sua venerazione nelle vesti di santo patrono dei bambini. Durante il Medioevo, centinaia di giochi e dipinti ripetevano fino allo inverosimile le gesta di San Nicola.

Verso la metà del 17° secolo in Olanda nacque ufficialmente il mito di Sinter Klaas. I bambini olandesi iniziarono la tradizione di appendere le loro calze al caminetto la sera del 5 dicembre per celebrare la memoria del vescovo San Nicola. La mattina seguente i bambini trovavano regali e leccornie nelle calze, lasciati durante la notte da Sinter Klaas, che come l'attuale Santa Claus entrava attraverso il camino.
Nota: In lingua olandese San Nicola si dice 'Sint Nikolass,' poi ridotto a 'Sinter Klaas', di cui Santa Claus è la forma anglicizzata.
La prossima tappa del nostro viaggio nella storia ufficiale di Santa Claus ci conduce nel 1626, nel Nuovo Mondo chiamato America. In cerca del 'sogno americano', i coloni olandesi salparono dai Paesi Bassi e sbarcarono nelle Americhe, dove edificarono la loro prima colonia, che denominarono New Amsterdam (oggi New York), importandovi le loro usanze, tra cui l'amato Sinter Klaas.
Nel mese di dicembre del 1809 il saggista americano Washington Irving pubblicò una satira popolare della fondazione di New York intitolato A Knickerbocker History of New York. Più di qualsiasi altro elemento sembra essere stata proprio l'opera di Irving a creare il moderno personaggio di Santa Claus. Furono i seguenti passi ad inaugurare ufficialmente l'ingresso di Santa nella cultura di massa.

"E il saggio Oloffe fece un sogno in cui il buon San Nicola giunse su un carro a cavallo da sopra le cime degli alberi, lo stesso carro con cui porta i suoi doni annuali ai bambini. (...) San Nicola fumava la pipa, si girò il nastro del cappello e si posò un dito accanto al naso, poi rimontò sul suo carro e scomparve nuovamente oltre le cime degli alberi."
W. Irving - A Knickerbocker History of New York - F. Ungar Publishing, 1928, p. 50
"In quei primi tempi fu istituita una pia cerimonia ancora religiosamente osservata in ogni anticha famiglia della nostra cultura, di appendere una calza sul camino la notte di San Nicola, così che la calza al mattino possa ritrovarsi miracolosamente riempita dei doni portati dal buon San Nicola, soprattutto per i bambini."
W. Irving - A Knickerbocker History of New York - F. Ungar Publishing, 1928, p. 68
Spostiamoci nel 1822, anno in cui un professore di teologia di New York di nomeClement Clarke Moore, ispirato dal ritratto di San Nicola descritto nel popolare libro di Irving, scrisse come regalo di Natale per i propri figli una poesia intitolata: A Visit from St. Nicholas. Il dottor Moore non aveva alcuna intenzione di pubblicare l'opera, tuttavia nel 1823 un suo amico decise di proporla in forma anonima al giornale Troy Sentinel. Ebbene, caso volle che la poesia di Moore fu pubblicata e diventò così popolare da innescare la diffusione a macchia d'olio del mito di Santa Claus. Santa cominciò a volare attraverso l'intera America, e alla poesia del dottor Moore fu poi dato il ben più noto titolo: The Night Before Christmas.


Gli ultimi ritocchi al personaggio di Santa Claus furono dati nel 1863 dalla matita del vignettista Thomas Nast,che disegnò molte versioni di Santa sul Weekly Harper. Andò così che al mondo intero fu ufficialmente presentato l'aspetto di Santa Claus. Il primo modello di Nast era una sorta di nano corpulento coperto da una folta pelliccia grigia; piuttosto diverso dalla versione colorata e allegra che i decenni (e la Coca Cola - n.d.t.) ridisegnarono, fino ad oggi.
E' MAI ESISTITO?
La prima stranezza degna di nota nella saga di Santa Claus è dovuta ai dubbi circa la reale esistenza del vescovo San Nicola. In realtà abbiamo ben poche prove che sia mai esistito realmente.
"L'esistenza di San Nicola non è attestata da alcun documento storico, dunque non si conoscono dati certi sulla sua figura, eccetto che forse fu vescovo di Myra nel IV secolo."
Enciclopedia Britannica - 99
"San Nicola (4° sec.), prelato cristiano, patrono della Russia, per tradizione associato alle celebrazioni natalizie. Gli episodi della sua vita sono confusi e storicamente non confermati."
Enciclopedia Microsoft Encharta - 99
"Purtroppo si conosce ben poco circa il vero San Nicola. Innumerevoli leggende si sono sviluppate intorno a questo santo molto popolare, ma le testimonianze storiche sono esigue."
G. e P. Del Re, The Christmas Almanack. Random House, 2004, p 130
Nel 1969 il Vaticano si dissociò ufficialmente dalla leggenda di San Nicola. Nonostante sia tra i più popolari e venerati santi del cattolicesimo romano, Papa Paolo VI decretò la rimozione della festa di San Nicola dal calendario romano cattolico, unitamente a quella di altri 40 santi, a causa dell'assenza di prove certe in merito alla loro esistenza."
"Data la scarsa documentazione reperibile sulla vita del santo, Papa Paolo VI dispose che la festa di San Nicola fosse cassata dal calendario ufficiale cattolico romano nel 1969."
Enciclopedia Microsoft Encharta - 99

IMPORTATO DAGLI OLANDESI?
La seconda stranezza nella storia ufficiale del mito di Santa Claus riguarda la storia di Irving, in cui l'autore sosteneva che furono i primi olandesi ad importare in America la leggenda di Sinter Klaas. Infatti si tratta di una informazione storicamente falsa.
Nel 1954 l'eminente storiografo di San Nicola, Charles W. Jones, pubblicò sul New York Historical Society Quarterly una inconfutabile smentita della versione di Irving. Dimostrò che i primi coloni olandesi di New Amsterdam appartenessero alla Riforma olandese, la quale ritiene eretica la venerazione di tutti santi, ma in modo particolare quella di San Nicola. Jones produsse documenti di prima mano appartenuti ai primi coloni olandesi in cui sono indicate delle vere e proprie leggi le quali vietavano espressamente ogni celebrazione di San Nicola. Jones aggiunse che "non vi è alcun elemento che alimenti l'idea che si usasse disattendere quelle leggi."
"E - per la precisione - Santa Claus non è un nome mutuato dalla lingua olandese. L'espressione fu coniata molto prima in Svizzera ed in Germania meridionale."
C. Jones, Knickerbocker Santa Claus - The New-York Historical Society Quarterly - ottobre 1954, Volume Four XXXVIII, pag. 366

SAN NICOLA E' SANTA CLAUS?
Ma c'è un'altra stranezza in questa storia. Molti elementi inducono a sospettare che non sussista alcun reale collegamento tra San Nicola a Santa Claus. Nessuno. Zero. Zip. Nada. Ogni mitologo serio ve ne darà conferma. Vado a riportare di seguito alcune fonti, tra le decine registrate:
"Anni di ricerca hanno confermato la fondatezza del dubbio iniziale: Babbo Natale è una americanizzazione, va bene, ma non di un santo cattolico (...) Nonostante un secolo di ripetizione, questa storia è semplicemente una bufala."
P. Siefker, Santa Claus, Last of the Wild Men: The Origins and Evolution of Saint Nicholas McFarland & Company, Inc., 1997, pag. 57
"Il dilemma fu risolto trasferendo a Natale la tradizionale 'visita' del 5 Dicembre che gli olandesi ricevevano dal personaggio di Sinter Klaas, e introducendo un cambiamento radicale nella sua figura. Non fu una cosa lieve; l'antico santo fu del tutto sostituito da un nuovo personaggio. Santa Claus non ha nulla a che vedere con il santo cristiano di cui ancora porta il nome."
F. Weiser, Handbook of Christian Feasts and Customs - Brace & World, Inc., 1952, p 114
"Sebbene nel 17° secolo gli olandesi importarono nel Nuovo Mondo il personaggio di Sinta Claes [sic], Santa Claus non nacque prima del 19° secolo e fu una creazione del tutto americana, non olandese."
G. e P. Del Re, The Christmas Almanack. Random House, 2004, p 136-141
Altro ostacolo non da poco nella equiparazione di San Nicola a Santa Claus è la data della ricorrenza: la visita commemorativa di San Nicola si è sempre celebrata il 6 dicembre (data fittizia della sua morte), non il 25 dicembre. Ancora oggi il giorno di San Nicola e Sinter Klaas è celebrato il 6 dicembre. Piuttosto strano.

DA DOVE E' SPUNTATO SANTA CLAUS?
ANALOGIE CON THOR
Quasi tutti i ricercatori concordano che il personaggio di Santa Claus sia stato mutuato dalla mitologia norrena (scandinava).
"Sinterklaas fu adottato dai paesi di lingua inglese con il nome di Santa Claus ed il mito di un anziano uomo gentile fu unita con alcune fiabe nordiche incentrate su un mago che punisce i bambini cattivi e premia con dei doni quelli buoni."
Enciclopedia Britannica - 99
"Alcuni ricercatori associano Santa Claus al dio norreno Odino o Wotan, divinità che solca il cielo in groppa ad un cavallo bianco ad otto zampe di nome Sleipnir (il carro di Santa Claus originariamente era trainato da otto renne). Odino vive nel Valhalla (al Nord) e ha una lunga barba bianca. Odino vola attraverso il cielo durante il solstizio d'inverno (21-25 Dicembre) per premiare i bambini buoni e punire i bambini cattivi."
R. Crichton, Who is Santa Claus? The Truth Behind a Living Legend - Bath Press, 1987, p. 55-56
La mitologa di fine '800 Helene Adeline Guerber presenta invece argomentazioni convincenti in merito alle analogie tra Santa Claus e la divinità nordica Thor.
"Thor è il dio della gente comune. Era rappresentato come un uomo anziano, gioviale e amichevole, di corporatura pesante, con una lunga barba bianca. Il suo elemento è il fuoco, il suo colore il rosso. I rombi dei tuoni si diceva fossero causati dal rumore del suo carro. Thor è inoltre l'unico dio che non cavalchi un cavallo, infatti viaggia su un carro trainato da due capre bianche (Cracker e Gnasher). Thor vive nelle Terre del Nord dove possiede un palazzo tra gli iceberg . Era considerato un dio allegro e cordiale, bonario e protettivo nei confronti degli esseri umani. Inoltre la tradizione vuole che il camino sia particolarmente sacro per lui, in quanto può visitare le genti scendendo dal camino attraverso il suo elemento, cioè il fuoco."
H.A. Guerber, Myths of Northern Lands - American Book Company, 1895, p 61

Le analogie tra Thor e Santa Claus sono troppo evidenti per essere ignorate.
Un uomo anziano, gioviale e cordiale, di corporatura pesante.
Con una lunga barba bianca.
Il suo elemento è il fuoco e il suo colore il rosso.
Guida un carro trainato da due capre bianche, chiamate Cracker e Gnasher.
Era considerato il dio Yule (Yule è il periodo del Natale).
Vive nelle Terre del Nord (Polo Nord).
Era considerato un dio allegro e cordiale, benevolo verso gli esseri umani.
Il camino era uno dei suoi oggetti sacri.
Scendeva dal camino attraverso il suo elemento, cioè il fuoco.
Ancora oggi in Svezia Thor rappresenta Santa Claus.
"I bambini svedesi attendono con ansia Jultomten, gnomo che viaggia su una slitta trainata dal Julbocker, cioè le capre del dio del tuono Thor. Con tuta e berretto di colore rosso ed un sacco sulla schiena, è molto simile all'americano Santa Claus."
E. Barth, Holly, Reindeer, and Colored Lights, The Story of the Christmas Symbols - Clarion Books, 1971, pag 49
Thor è probabilmente il più celebre e venerato dio pagano della storia. La sua diffusa influenza è evidente nel quinto giorno della settimana: Thursday (aka il giorno di Thor).
E' ironico che il simbolo di Thor sia un martello, dal momento che il martello è anche lo strumento simbolico del falegname Santa Claus. Vale anche la pena ricordare che gli aiutanti di Thor erano elfi esattamente come gli assistenti di Santa Claus. Gli elfi di Thor erano abili artigiani e furono loro a creare il martello magico di Thor.
"Santa Claus corrisponde in realtà al dio germanico pagano Thor".
F.Weiser, Handbook of Christian Feasts and Customs - Harcourt, Brace & World, 1952, p 113
Dopo aver elencato alcune delle caratteristiche che accomunano Thor e Santa, Weiser conclude:
"(...) Con il santo cristiano di cui porta il nome - tuttavia - Santa Claus non ha proprio niente da spartire."
F.Weiser, Handbook of Christian Feasts and Customs - Harcourt, Brace & World, 1952, p 114
Un'altra caratteristica interessante di Thor viene registrata da HR Ellis Davidson:
"Era proprio Thor, negli ultimi giorni del paganesimo, il primo antagonista di Cristo.".
HRE Davidson, Scandinavian Mythology - Peter Bedrick Books, 1982, p. 133
Sbaglio, o 'antagonista' significa nemico, avversario o contendente? Uhm...

L'AIUTANTE OSCURO


Proseguiamo. Esiste un elemento poco noto di San Nicola che la tradizione ha stranamente cancellato. Secondo la leggenda per gran parte della propria esistenza San Nicola (Sinter Klaas, Christkind) fu accompagnato da un insolitoaiutante. Questo misterioso compagno aveva molti nomi e alias. Era conosciuto come Knecht Rupprecht, Pelznickle, Ru-Klas, Scuro, Tenebroso, Aiutante Oscuro, Aiutante Nero, Black Peter, Hans Trapp, Krampus, Grampus, Zwarte Piets, Furry Nicholas, Ruvid Nicholas, Julebuk ...
Benché il suo nome variasse in base al contesto culturale, il personaggio era sempre quello. Alcuni altri titoli ben noti attribuiti allo strano aiutante di San Nicola erano: demone, maligno, diavolo e Satana. Uno dei suoi compiti era quello di punire i bambini e "trascinarli allegramente all'inferno."
I seguenti riferimenti possono dimostrare che il 'diavolo' che affianca San Nicola è un fatto ben documentato. In ogni precursore di Santa Claus compare tale personaggio oscuro.
"E' il Christkind che porta i regali accompagnato da uno dei suoi compagni diabolici, Knecht Rupprecht, Pelznickle, Ru-Klas.
G. e P. Del Re, The Christmas Almanack. Random House, 2004, p. 70
"In molte zone della Germania, Hans Trapp è il demone che accompagna Christkind durante il gift-giving."
G. e P. Del Re, The Christmas Almanack. Random House, 2004, p. 75
"Nella tradizione della bassa Austria un demone di nome Krampus o Grampus, accompagna San Nicola il 6 dicembre."
G. e P. Del Re, The Christmas Almanack. Random House, 2004, p. 94
Come Santa Claus, Sinterklaas ed il suo aiutante Oscuro entrano dal camino."
T. Van Renterghem, When Santa Was a Shaman - Llewellyn Publications, 1995, p 102
"Ruprecht interpreta il ruolo di spauracchio; un nero, peloso, cannibale incubo cornuto, armato di bastone. Impersona il male assoluto, l'orrore finale che potrebbe accanirsi sui bambini negligenti."
P. Siefker, Santa Claus, Last of the Wild Men: The Origins and Evolution of Saint Nicholas - McFarland & Company, Inc., 1997, p 155
Lo storico del Natale M. Clement asserisce che "nessuna spiegazione soddisfacente è stata ancora fornita circa le origini di questi demoni e diavoli che nella leggenda appaiono in abbinamento a San Nicola."
Miles Clement, Christmas in Ritual and Tradition Christian and Pagan - Frederick A. Stokes Company, 1912, p 232


UN SECONDO MODELLO?
Torniamo alla nostra indagine.
Abbiamo visto come - stranamente - Santa Claus e San Nicola appaiano a tutti gli effetti come personaggi differenti. Santa Claus ha una lunga barba bianca ispida, è vestito di pelliccia ed è molto corpulento, per non dire obeso. Ogni iconografia classica ritrae invece San Nicola come un uomo alto, sottile, con barba bianca corta e ben vestito in abiti clericali. Insomma, sono diversi.
"Se può esistere qualche rassomiglianza dal punto di vista etimologico, bisogna dire che Santa Klaus e San Nicola sono del tutto diversi in ogni altro aspetto."
W. S. Walsh, The Story of Santa Klaus - Gale Research Company, 1970, p 54
Stranezza che diventa meno sorprendente quando si scopre che in determinate culture Santa Claus non è il vescovo San Nicola, bensì il suo Oscuro Aiutante...
"In alcuni vecchi giochi per bambini in Germania San Nicola è di per se l'Oscuro Aiutante, un diavolo che vuole punire i bambini, ma che viene fermato dall'intervento di Cristo."
T. Van Renterghem, When Santa Was a Shaman - Llewellyn Publications, 1995, p 105
"Black Pete fu il 'nonno' del nostro Santa Claus. Noto in Olanda con il nome di Zwarte Piet, questa versione tedesca del XVIII secolo somiglia ancora molto ai suoi precursori presenti nella cultura sciamanica: cornuto, rivestito di pelliccia, spaventoso e molto meno gentile con i bambini. Benché in effetti si tratti dello Aiutante Oscuro di San Nicola, in diverse culture le due figure sono state unificate. Questa figura ha spesso il nome di Nikolass o Klaus, ma ha l'aspetto del suo Aiutante Oscuro."
T. Van Renterghem, When Santa Was a Shaman - Llewellyn Publications, 1995, p 98
Sicché il vignettista Thomas Nast a cui viene attribuita la prima raffigurazione di Santa Claus non usò come modello la icona del vescovo San Nicola, ma la figura del suo Compagno Oscuro, il maligno Pelznickle.
"La prima apparizione del demone del Natale Knecht Rupprecht ebbe luogo in un gioco per bambini, nel 1668, e nel 1680 fu condannato dalla Chiesa cattolica romana come blasfemo. Nelle prime comunità olandesi della Pennsylvania era noto come Belsnickel. Altri nomi attribuiti allo stesso personaggio erano Pelznickle, Furry Nicholas, e Ru-Klas, cioè il Nicola rozzo. Leggendo questi nomi non è difficile intuire come esso non fosse considerato solo un compagno di San Nicola, ma un alter ego."
G. e P. Del Re, The Christmas Almanack. Random House, 2004, p. 93 - 94
"Quando fu assegnato a Thomas Nast il compito di disegnare il personaggio di Santa Claus, non avendo idea di che aspetto avesse, pensò di ritrarre il troll impellicciato che aveva conosciuto in Baviera, quando era bambino. Icona molto diversa da quella del Sinterklaas olandese, tradizionalmente raffigurato come un vescovo cattolico. Al posto di San Nicola Nast disegnò deliberatamente il suo aiutante: Black Pete (nome gergale che indica il diavolo in medievale olandese).
T. Van Renterghem, When Santa Was a Shaman - Llewellyn Publications, 1995, p 95 - 96

A proposito, sembra che San Nicola non fosse avvezzo a calarsi giù per i camini. Era il suo aiutate impellicciato, l'aiutante oscuro, che nella leggenda usava intrufolarsi nei camini. Uno dei motivi per cui il personaggio fu denominato l'Oscuro, o Black Peter, è proprio perché di solito era coperto dalla fuliggine dei suoi viaggi lungo le canne fumarie. Era l'aiutante oscuro che portava un sacco a tracolla e che distribuiva premi e punizioni per i bambini.
"Ai bambini [in Olanda] viene detto che Black Peter entra in casa attraverso il camino, elemento che motiva la sua faccia nera. Costui lascia un fascio di bastoni o una piccola borsa contenente sale al posto delle caramelle, quando il bambino è stato 'cattivo.'
Wikipedia (link)
Da notare che Black Peter, Pelze-Nicol, Knecht Rupprecht e tutti gli altri compagni di San Nicola, sono sempre stati apertamente identificati come il diavolo.
"Per gli olandesi medievali Black Peter era solo uno dei molti nomi del diavolo. La leggenda narra che da qualche parte lungo la strada, fosse stato soggiogato da San Nicola e obbligato a servirlo."
G. e P. Del Re, The Christmas Almanack. Random House, 2004, p. 44
"Insomma, sembra che in alcune parti d'Europa la Chiesa abbia inteso identificare San Nicola con il suo servo, prigioniero, incatenato Aiutante Oscuro, cioè Satana, simbolo di ogni male."
T. Van Renterghem, When Santa Was a Shaman - Llewellyn Publications, 1995, p 97
Come già accennato, uno dei compiti bizzarri assolti dall'aiutante oscuro di San Nicola era quello di 'trascinare allegramente i peccatori' all'inferno!
"Il mito narra che alla vigilia del 6 dicembre il cielo è attraversato da un cavallo bianco con in groppa un vecchio 'santo' barbuto dai capelli bianchi ammantato in un ampio mantello, e accompagnato dal suo schiavo, l'Aiutante oscuro. Tale riluttante servitore ha il compito di distribuire doni alle persone buone, ma preferisce di gran lunga minacciarli con il suo bastone e a un cenno del padrone trascinare allegramente i peccatori in un luogo di sofferenza eterna."
T. Van Renterghem, When Santa Was a Shaman - Llewellyn Publications, 1995, p 111

Non vi sembra un po' strano che il popolare nomignolo di Santa Claus, 'Nick', sia comunemente utilizzato anche come nomignolo del 'diavolo'?
"Old Nick è un noto nomignolo anglofono del Diavolo. E' probabile che derivi dal termine olandese Nikken, cioè diavolo."
L.A. Shepard, Encyclopedia of Occultism and Parapsychology - Gale Research Inc. 1991, p 650
"Nick, il diavolo."
W. W. Skeat, Concise Dictionary of English Etymology - Wordsworth Editions Ltd, 1993, p 304
"Oltre che Satana, il diavolo è anche chiamato Belzebù, Lucifero (...) e nel vernacolo inglese Old Nick."
Oxford English Dictionary
"Nick è uno dei nomi del diavolo più comuni in lingua tedesca, in cui Satana viene chiamato Old Nick."
P. Siefker, Santa Claus, Last of the Wild Men: The Origins and Evolution of Saint Nicholas - McFarland & Company, Inc., 1997, p 69

OH! OH! OH!
C'è poco spazio in questa sede per documentare a dovere l'influenza e l'ispirazione dei giochi medievali nella realizzazione del personaggio di Santa Claus, ma esaminiamo la nota esclamazione di Santa: "Oh! Oh! Oh!". La maggior parte delle persone non ha idea a cosa si rifaccia.
In The Drama Before Shakespeare, l'autore Frank Ireson descrive l'antico gioco di società: Miracle Play. La descrizione che traccia del personaggio del diavolo è quella di una maschera "ispida, pelosa", e fa notare che la sua esclamazione al momento della entrata in scena sia proprio "oh, oh, oh!"
"In questi giochi, l'entrata in scena del diavolo, nota come 'furia del diavolo' è contraddistinta dalla esclamazione "Oh! Oh! Oh!"
P. Siefker, Santa Claus, Last of the Wild Men: The Origins and Evolution of Saint Nicholas - McFarland & Company, Inc., 1997, p 69
La tripla esclamazione fu coniata nel corso del Basso Medioevo e ricalca il tormentone di un famoso vecchio gioco inglese chiamato Bomelio, come conferma il seguente estratto della regole del gioco stesso:
"Chi è arrivato? Ti scongiuro, spirito immondo, torna all'inferno! Oh! Oh! Oh! Il diavolo, il diavolo! Viene, viene, viene su di me" (...)
R. Dodsley, Select Collection of Old English Plays, vol. VI. Progetto Gutenberg Ebook (link)

CONCLUSIONI PARZIALI
Il ricercatore Tony Renterghem chiude la sua pluriennale ricerca sulle origini di Santa Claus con la seguente affermazione:
"Posso solo concludere che il vero precursore del moderno Santa Claus altro non è che il mitologico Aiutante Oscuro, vaga reminiscenza dell'antico spirito sciamanico della natura Herne/Pan."
T. Van Renterghem, When Santa Was a Shaman - Llewellyn Publications, 1995, p 95
"Pan è uno dei nomi infernali di Satana."
A. LaVey, The Satanic Bible - Avon Books, Inc., 1969 p. 144
Dopo avere consultato decine di testi ed altro materiale per comporre questa indagine sulle origini di Santa Claus, il testo che si è rivelato di gran lunga il migliore e più approfondito è stato a mio parere Santa Claus, Last of the Wild Men: The Origins and Evolution of Saint Nicholas, scritto dal compianto collega Phyllis Siefker dell'Università del Kansas. Non è un libro per anime candide, ma una indagine seria, condotta con metodo scientifico, pubblicata dalla prestigiosa casa editrice McFarland, punto di riferimento di molti autori accademici. Da tenere presente che il testo non risente di alcun pregiudizio cattolico, in quanto l'autore è dichiaratamente laico, appassionato di miti e tradizioni. Ciò premesso, ecco come Siefkler sintetizza il risultato delle sue ricerche sulla figura di Santa Claus:
"Il fatto è che Santa Claus e Satana sono alter ego, fratelli, hanno la stessa origine. Superficialmente le due figure appaiono opposte, ma sotto la superficie condividono lo stesso gene, ed entrambi conservano molti antichi simboli associati al loro 'padre'."
P. Siefker, Santa Claus, Last of the Wild Men: The Origins and Evolution of Saint Nicholas - McFarland & Company, Inc., 1997, p 6

ANAGRAMMI
Avete notato come sia facile trasformare il nome Santa nel nome Satan? E' sufficiente spostare la N alla fine. Hmmm ...
Una ricerca su Internet delle parole: 'Satan Claus' [non Santa Claus, ma SATAN Claus] restituisce oltre 800.000 risultati! E' evidente che in giro siano in parecchi ad avere notato la stranezza.
Il riassetto delle lettere (chiamato anagramma) per occultare nomi e parole segrete è una pratica molto comune dell'occultismo. L'Enciclopedia Ebraica tratta il tema quando descrive il libro occulto chiamato Cabala (v. correlati):
"L'età d'oro degli anagrammi ebbe inizio con la Cabala, benché già i platonici fossero edotti sulla influenza delle virtù anagrammatiche, soprattutto degli anagrammi ricavati da nomi propri." (link)
Uno degli anagrammi più noti in ambito occultistico è il nome di Sanat Kumara. Sanat è meglio conosciuto come Satan. C. Cumbey scrive nel best-seller sulla new age The Hidden Dangers of the Rainbow:
"Alcuni new agers fanno corrispondere Sanat Kumara a Dio. E i loro libri di riferimento dottrinali di autori quali Helena Petrovna Blavatsky e Alice Bailey identificano Sanat Kumara con Venere, cioè Lucifero."
C. Cumbey, The Hidden Dangers of the Rainbow - p. 138
Texe Marrs scrive di 'Sanat' nel suo Dark Secrets of New Age :
Tra i personaggi descritti dalla New Age c'è un essere chiamato Sanat Kumara. 'Sanat' è naturalmente un riferimento velato a Satana, benché i maestri New Age ritengano che la nuova forma espressiva possa alleviare le preoccupazioni di coloro che non sono ancora pronti a riconoscere Satana come loro Signore e Messia.
Texe Marrs, Dark Secrets of New Age - pp 79-80
Molti nomi sacri sono trasmessi all'orecchio del profano sotto forma di parole comuni e spesso volgari che lo nascondono anagrammaticamente.
HP Blavatsky, The Secret Doctrine, Vol. II, pag. 78
Non è importante la parola, ma le lettere che la compongono.
HP Blavatsky, The Secret Doctrine, Vol. II, pag. 350


Gli anagrammi a cui si riferisce la Blavatasky erano usati per dissimulare l'identità del loro dio. La Blavatasky infatti sosteneva che Satana fosse il vero redentore, creatore e salvatore dell'umanità.
"E adesso com'è provato che Satana, il Drago Rosso Fuoco, il Signore del Fosforo e Lucifero, Portatore di Luce, sia in noi, sia la nostra mente, il nostro tentatore e Redentore, il nostro Salvatore intelligente."
HP Blavatasky, The Secret Doctrine p. 513
"Satana, il Serpente della Genesi è il vero creatore e benefattore, il Padre spirituale del genere umano. Perché fu lui che aprì gli occhi dell'automa (Adamo) creato da Geova. . . egli rimane ancora nella verità esoterica il messaggero sempre amorevole . . . "
HP Blavatsky, The Secret Doctrine p. 213
Gail Riplinger scrive nel suo eccellente New Age Versions del ricorso agli anagrammi nel mondo dell'occulto:
"La identità di Lucifero e Satana è rivelato sotto forma di anagramma, una trasposizione di lettere atta ad oscurare il suo vero nome. Nell'esoterismo sono chiamati 'blinds', e si ottengono rimescolando le lettere di un nome per nascondere il vero significato di una parola ai non iniziati.
"Gli dei della New Age includono Sanatana e Sanatsiyata. E' possibile che Santa - il grande usurpatore del Natale di Cristo - sia in realtà un nome anagrammato? Ole Nick è elencato tra gli angeli caduti o diavoli nel Dizionario degli Angeli Caduti. Gli studiosi concordano sul fatto che Cristo sia nato in autunno, il 4° giorno della festa dei tabernacoli. Il 25 dicembre è in realtà "la festa in onore della nascita del figlio della regina babilonese del cielo, più tardi chiamato Saturnaha dai romani pagani."
G. Riplinger, New Age Versions - p. 52
Altra particolarità degna di nota: nelle lingue latine il nome Santa (Sancta) è il genere femminile dell'aggettivo Sanctus, che equivale all'inglese 'Holy.' Ma in sede di creazione del personaggio e di anglicizzazione del nome 'Sinter' Klaas (San Nicola), perché coniare il nomignolo usando l'aggettivo Sanctus al femminile, cioè Sancta? E' noto che San Nicola fosse maschio, per giunta barbuto. Logica avrebbe voluto che Sinter Klaas in inglese fosse tradotto Sanctus, Santo (o al limite Santu) Claus, non Santa Claus. Licenza poetica dovuta ad esigenze ... anagrammatiche? n.d.t.

SCAMBI DI PERSONA
Secondo Isaia 14:13-14 l'obiettivo dichiarato del Diavolo è 'essere come Dio Padre.'
e anche secondo Matteo:
"E non chiamate nessuno padre vostro sulla Terra: perché uno solo è il Padre vostro, che è nei cieli."
Matteo 23:09
Il famoso antropologo Claude Lévi-Strauss scrive nella sua popolare analisi di Santa Claus:
"Santa Claus è vestito di scarlatto, quindi è un re. La sua barba bianca, le sue pellicce, gli stivali, la slitta nella quale viaggia evocano l'inverno. In alcune culture è chiamatoBabbo ed è un uomo anziano, così egli incarna la forma benevola dell'autorità degli antichi. In altre parole, Santa Claus è Dio incarnato."
Lévi-Strauss descrive inoltre il dettaglio che i bambini credano in lui e lo omaggino con lettere e preghiere.
Ennesima stranezza: un'altra variazione del nome di Santa Claus negli Stati Uniti, è Kriss Kringle. Ebbene, che ci crediate o no:
"Kriss Kringle vuol dire "piccolo Cristo Bambino." Deriva dalla espressione tedesca Christkindl (bambino Cristo)."
Brewer's Dictionary of Twentieth-Century Phrase and Fable, p. 334
E' possibile che questi particolari che rivelano un beffardo scambio dei personaggi, siano solo coincidenze? O forse c'è qualcuno che sta cercando di spacciare qualcuno per qualcun'altro?
Proviamo a contare qualche altra 'coincidenza.'


1) Tra le effigi di Santa Claus, ve ne sono alcune in cui indossa una corona di agrifoglio, cioè una corona di spine.
"Il Santa Claus inglese è raffigurato con le sembianze di un compagno amichevole con indosso una corona di agrifoglio sul capo e un mantello di pelliccia verde o scarlatto. Per alcune fonti, la corona di agrifoglio rappresenta la corona di spine che Gesù indossava durante la crocifissione, e le bacche rosse sono la rappresentazione del Suo sangue." (Link)
2) "Il suo capo ed i suoi capelli erano folti come lana e bianchi come la neve."
Apocalisse 01:14
Indovinate a chi si riferisce questo verso?
A Santa Claus? Ahem ... naturalmente no.
E' il Signore Gesù Cristo raffigurato nella Apocalisse.
3) "Perché sei rosso nel tuo vestire, e le tue vesti sono come trebbie macchiate di vino?"
Isaia 63:1-2
Ed egli è vestito con un mantello intriso di sangue: e il suo nome si chiama Parola di Dio.
Apocalisse 19:11
Ancora una volta: Santa Claus? No, Gesù Cristo.
Non vi viene la strana sensazione che qualcuno qui stia 'cercando' di farsi passare per qualcun altro? (Cfr. Isaia 14:14).
4) "Ma Gesù, veduto ciò, fu molto dispiaciuto, e disse loro: Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché loro è il regno di Dio."
Marco 10:13-14
Ebbene, se c'è qualcosa che Santa Claus ama, sono i bambini.
Tutti i bambini del mondo.
rossi e gialli, bianchi e neri,
sono preziosi nel suo sito.
Santa ama i bambini del mondo.
Fanno la fila per sedersi sul suo grembo e farsi fotografare con lui. Raccontano a Santa i loro segreti più intimi.
Come sappiamo uno degli obiettivi finali di Satana è ricevere l'adorazione. In cambio della adorazione, egli concede doni materiali. In Luca 4, quando Gesù fu tentato da Satana nel deserto. la cosa si svolge in questo modo:
5 E il diavolo, portandolo su un monte gli mostrò tutti i regni del mondo
6 E il diavolo gli disse: Io ti darò tutto questo potere, e la sua gloria (...)
7 Se tu quindi mi adorerai, tutto questo sarà tuo.
8 E Gesù, rispondendo, gli disse: Vattene via da me, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e solo a Lui rendi il tuo culto.
Luca 4:5-8

A Natale va pressappoco in questo modo; i bambini credono in Santa, ed in cambio ricevono doni materiali.
5) "Chiedete e vi sarà dato."
Matteo 7:7
Milioni di giovani bambini formulano le loro richieste a Santa Claus, sussurrandogliele nell'orecchio quando salgono sulle sue ginocchia, o scrivendogli una letterina. Poi la mattina di Natale saltano giù dal letto con gli occhi luccicanti e il cuore in gola, ed ecco che trovano sotto l'albero tutti i meravigliosi doni portati da Santa.
6) "Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, Giuseppe, di Giuda e di Simone?"
Marco 06:03
Naturalmente Santa non fa l'idraulico, il giocoliere o il fabbro. Santa fa il falegname.Sorpresa. Sorpresa. Chi l'avrebbe mai detto! Che coincidenza.
A proposito, vi ricordate di Thor? Il suo simbolo è un martello.

TRATTI DISTINTIVI
1) Come detto nella prima parte, l'esclamazione Oh! Oh! Oh! è tratta da alcuni giochi medievali, nei quali caratterizzava inequivocabilmente l'entrata in scena del diavolo.
"In tali giochi l'entrata in scena del diavolo, nota come 'furia del diavolo' è contraddistinta dalla esclamazione "Oh! Oh! Oh!"
P. Siefker, Santa Claus, Last of the Wild Men: The Origins and Evolution of Saint Nicholas - McFarland & Company, Inc., 1997, p 69
2) 15 E i suoi piedi erano simili a bronzo incandescente, come bruciati in una fornace, e la sua voce come il suono di molte acque.
Apocalisse 1:15
In Apocalisse 1:15 il narratore sta riferendosi a Satana. Ora, chi è che si cala con i piedi nei camini, cioè nelle fornaci?
3) Come tutti sanno, Santa cavalca miracolosamente nei cieli per recapitare i suoi doni. Nelle prime versioni lo faceva su un cavallo bianco, in quelle più recenti, su un carro trainato da renne.
Ecco come nel Deuteonomio è descritto Satana.
Nessuno è pari al Dio di Jeshurun, che cavalca nel cielo in tuo aiuto."
Deuteronomio 33:26
A tal riguardo, è anche interessante la descrizione di Satana in Efesini 2:02.
"Vi fu un tempo in cui camminai lungo il corso di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, quello spirito che ora opera tra i figli della disubbidienza."
Efesini 2:02
4) "Il gran dragone, il serpente antico, chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato sulla terra, ed i suoi angeli furono scacciati con lui.
Apocalisse 12:9
Anche qui si nota una coincidenza, dato che Santa Claus si avvale di alcuni aiutanti chiamati elfi. Ecco la definizione di elfo fornita dal dizionario Webster:

ELFO
1. Uno spirito errante, una fata, un folletto, un essere immaginario che secondo il folklore abitava luoghi poco frequentati, ed influenzava l'umanità.
2. Uno spirito maligno, un diavolo.
"Una miriade di esseri soprannaturali e spiriti che esistono tra terra e cielo. Gli elfi equivalgono agli angeli caduti. Quando Dio cacciò Lucifero dal cielo, gli angeli fedeli a Lucifero furono scacciati con lui.
R. E. Guiley, The Encyclopedia of Witches and Witchcraft, p. 115
5) Tutti sanno che Santa vive al Polo Nord. Brrr. . . Ma come mai proprio il polo nord? Perché hanno scelto di farlo abitare al polo nord?
Forse perché già qualcun altro vive nel nord?
"Poi mi condusse alla porta del cancello della casa dell'Eterno che era verso il nord"
Ezechiele 08:14
1 Grande è il Signore e degno di ogni lode nella città del nostro Dio, sul monte della sua santità.
2 Meravigliosa situazione, la gioia di tutta la terra, è il monte Sion, ai lati del nord, la città del grande re.
Salmo 48:1-2
Il Signore abita a "nord, presso la città del gran Re."
Tuttavia non solo il Signore, abita a Nord, ma anche il suo emulo ...
Ricordate cosa dice Lucifero in Isaia 14:13, quando si ribella a Dio? Ricordate dove stava andando ad esaltare il suo trono?
12 Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio del mattino! Come mai sei a terra, ad indebolire le nazioni
13 Poiché tu hai detto nel tuo cuore, io salirò in cielo, io innalzerò il mio trono sopra le stelle di Dio: mi siederò sul monte della Congregazione, nei lati del nord"
Isaia 14:12-14

CONCLUSIONE
6 E il diavolo gli disse: Io ti darò tutto questo potere, e la sua gloria (...)
7 Se tu quindi mi adorerai, tutto questo sarà tuo.
Luca 4:6-7
Ho! Ho! Ho! Io Sono Dio. . .
Nel 1994 la rivista satirica The Onion rappresentò una parodia dal titolo Ho! Ho! Ho! Io Sono Dio. Sebbene sia stata accusata di blasfemia, essa denunciò in forma 'leggera' ma efficace molte delle verità elencate in questo saggio.
Eccone alcuni stralci.
"Amo visitare ognuna delle vostre case, carico di sacchi pieni di giocattoli, e godermi il latte e biscotti che lasciate per me. Ma soprattutto mi piace il Natale perché è la celebrazione della nascita di mio figlio, Gesù il Cristo. Come vedi io sono Dio ... non ti sembro familiare? Sono vecchio, ho una lunga barba bianca, ed amo tutti. Io sono lo stesso Dio che tu ed i tuoi genitori celebrate a messa la domenica."
"Ok, lo ammetto. Non sono esattamente Dio. Però sono anche meglio di Dio. Sono allegro, vi offro doni reali, non antichi salmi e noiose e vuote promesse che si possono raccogliere solo quando si muore. Adorate me, non lui! Celebrate Santa! Io sono Dio!"
Ho Ho Ho I'm God, The Onion - 29 novembre -. 5 dicembre 1994, pag 7
Ebbene, questo è esattamente il messaggio che oggi a Natale passa nella cultura dei bambini.

Bisogna essere ciechi, fisicamente per non vedere le connessioni, e spiritualmente per non cogliere il danno che questo personaggio ambiguo arreca alla crescita spirituale e la fiducia dei bambini.
"Hanno gli occhi, ma non vedono"
Marco 08:18
Landover Baptist, un sito satirico blasfemo ha pubblicato un articolo intitolato "Il diavolo è nel camino." Per quanto il loro movente sia sacrilego, anche qui il legame evidente tra Santa a Satana non viene ignorato. Ecco alcuni stralci:
"Mica ci vuole Sherlock Holmes per capire che il travestimento annuale del Diavolo è quello di Santa Claus! Lucifero sarà pure il più astuto di tutti i demoni usciti dall'alito dell'inferno, però fu molto banale e prevedibile quando decise di rovinare il compleanno del nostro Salvatore con questo travestimento. Il suo ego spropositato ha avuto la meglio quando ha deciso di consacrare a se stesso il giorno di Natale. Ha appena anagrammato le lettere del suo nome per ottenere l'ambiguo 'Santa'. (...)
"Non la pensate così? Anche la legge della terra vieta che Gesù bambino sia esposto nella piazza del paese, ed infatti chi c'è al suo posto? Avete indovinato! Santa Claus! Ogni volta che un cosiddetto bambino cristiano chiede a Santa qualcosa, in realtà sta chiedendola a Satana. Con ogni richiesta rivolta a Santa che si affrettano a soddisfare materialmente, i genitori non fanno che rinnovare un patto col diavolo, con cui si impegnano a distrarre i loro bambini dalla figura di Gesù."

DOPOTUTTO E' SOLO FICTION
Sono sicuro che molti di voi leggendo questo articolo avranno pensato: "Oh, andiamo, Santa Claus è solo fiction. Che problema c'è?
Ed è qui che vi sbagliate. I bambini piccoli infatti prendono la figura di Santa molto sul serio! Letteralmente lo adorano e non vedono l'ora che ritorni. Essi credono ed amano Santa Claus con tutto il cuore!
Ma la maggior parte dei genitori pensa: "Cosa può esserci di sbagliato in tutto questo?"
FICTION, ARMA MAGICA DI SATANA
Il satanista Anton LaVey, autore di The Satanic Bible e fondatore della prima Chiesa di Satana, scrive che la fiction è una 'arma magica' appannaggio del satanismo.
"La fiction gioca un ruolo importante in qualsiasi programma religioso, dal momento che la mente soggettiva è poco selettiva nei confronti di ciò che immagazzina. Pertanto, la fiction è utilizzata come arma magica [nel satanismo]"
A. S. LaVey, The Satanic Rituals , p. 15, 27
Lavey sa che il messaggio di Satana può essere facilmente diffuso sotto forma di fiction. Fiction che però nelle menti di tanti bambini piccoli non è altro che una assoluta, meravigliosa realtà! I genitori sanno che si tratta di fiction, ma i figli no!
Poi arriva il giorno in cui si diventa grandi e si cessa di prendere Santa Claus sul serio. Si impara che Santa è solo fiction, un personaggio di fantasia. Tuttavia l'associazione di idee ha già ottenuto quanto si era prefissata. La confusione di eventi e di personaggi ha già creato una identificazione tra Santa Claus e Gesù Cristo.
Dunque cosa succede quando i bambini si rendono conto che Santa Claus non è altro che una menzogna? Cosa succede quando in età più adulta si trovano a scegliere se avere fede nel Signore Gesù Cristo?
Santa Claus è una contraffazione satanica del Signore Gesù Cristo.
Una volta che il bambino comprende che ciò in cui aveva creduto con tutto il cuore era solo una bugia, il passo logico è predisporsi a credere che anche Gesù sia una bugia.
Ovviamente non tutte le persone deluse da Santa Claus da adulte negano Gesù. La verità è che l'autore di questo articolo ha creduto a Santa Claus come qualsiasi altro bambino. L'autore non si fidava del Signore Gesù Cristo, fino a 20 anni fa.
Qualcuno una volta ha detto: "Gesù non è altro che il Santa Claus degli adulti." Ed era proprio ciò che pensavo anch'io: un altro Babbo Natale; un'altra bugia. Ma mi sbagliavo.

Sintesi di un saggio in lingua inglese, pubblicato sul sito av1611
Link diretto:
http://www.av1611.org/othpubls/santa.html

Traduzione a cura di Anticorpi.info


NATALE ESOTERICO PARTE 1°...


CENNI SUL SIMBOLISMO ESOTERICO DEL NATALE NELLA TRADIZIONE DEL PRESEPIO
di P. Galiano e G. Ersoch


Dietro la mercificazione della festa del Natale si nascondono antichi simboli tradizionali che il mondo moderno non è riuscito a cancellare completamente e che una mente attenta può invece riscoprire nella più consueta delle usanze di questi giorni, il Presepio.
Prima di tutto ricordiamo perchè il Natale, a differenza della Pasqua che è festa mobile, cada proprio il giorno del 25 dicembre: la ricorrenza della nascita del Cristo venne fissata intorno al III – IV sec. in tale data (in altre Chiese cristiane si festeggia invece al 6 gennaio), la quale era la stessa in cui l’Impero romano già festeggiava il Dies natalis Solis invicti, cioè il giorno di nascita di Mithra, il Dio identificato con il Sole o comunque in diretta connessione con esso.
Questa data venne adottata non solo per sovrapporsi alla festa di Mithra, molto sentita nel mondo romano anche perchè molti Imperatori erano iniziati ai Misteri del Dio, ma anche per la posizione calendariale di questo giorno, in stretto rapporto con il Solstizio d’Inverno e quindi con la ri-nascita del Sole: il significato allegorico e simbolico del Dio che nasce insieme al Sole è troppo evidente per richiedere ulteriori spiegazioni.


Notiamo come il 25 venga tre o quattro giorni dopo il 21 o il 22 dicembre (a seconda dello spostamento annuale dell’evento solstiziale) e questa differenza rispetto al Solstizio d’Inverno è analoga a quanto si riscontra nel Calendario romano, nel quale la comparsa della prima falce lunare il giorno delle Kalendae viene confermata nel giorno delle Nonae, in cui si annunciavano le festività del mese appena iniziato solo dopo essersi fatti certi che la Luna seguiva il suo corso regolare (rimandiamo a tal proposito a L’armonia dell’anno, Simmetria 2007).
L’episodio della nascita di Gesù è narrato solo in due Vangeli: Luca riferisce che dopo la sua nascita Egli venne deposto “in una mangiatoia”, senza specificare se si trattasse di un edificio o di una grotta, e che i pastori furono chiamati dagli angeli a conoscerlo e adorarlo, mentre Matteo parla di una “casa” e riferisce della visita dei Re Magi, i nomi dei quali ci vengono da uno dei Vangeli apocrifi, il Vangelo degli Ebrei o dei Nazareni, in una citazione di epoca medievale (Erbetta Gli apocrifi del Nuovo Testamento pag. 130).
Due Vangeli apocrifi che vengono fatti risalire intorno al II sec. d.C. danno maggiori particolari sull’episodio: il Protovangelo di Giacomo (cap. XVIII) precisa che Gesù nacque in una grotta e il Vangelo dello pseudo Matteo (cap. XIV) dà notizia della presenza del bue e dell’asino, i quali “lo adoravano senza sosta”. Ambedue i testi (rispettivamente al cap. XIX, 2 e XIII, 2) specificano che per tutto il tempo della permanenza di Maria nella grotta, o almeno al momento della nascita del Bambino, questa risplendeva di luce: “la grotta cominciò a farsi piena di splendore e a rifulgere di luce come se vi fosse il sole, così la luce divina illuminò la spelonca”.

Nella fantasia popolare la storia della nascita del Cristo diventa invece un racconto ricco di personaggi e di situazioni, che trova la sua espressione nella forma del Presepio quale molti di noi in questo mese allestiscono nelle proprie case e la cui origine si fa risalire a San Francesco d’Assisi, mentre il suo sviluppo più fastoso e “codificato” si avrà molto più in là nel tempo, a partire dal XVII-XVIII secolo.
Queste semplici statuette di terracotta o di altro materiale sono in grado di raccontarci una storia molto più complessa e profonda di quanto appare in superficie: vediamo di tracciare gli elementi fondamentali di questa che potremmo chiamare una “versione esoterica” del Presepio, precisando subito che si intende qui parlare dal punto di vista del simbolismo tradizionale, senza voler entrare nella dimensione religiosa e specificatamente cattolica del fatto.

In un Presepio in genere troviamo la grotta in cui il Bambino è deposto nella mangiatoia, tra Maria e Giuseppe, e riscaldato da due animali sempre presenti, l’asino e il bue; vicino alla grotta vi sono i pastori con le loro greggi e gli Angeli che li chiamano per adorare il Bambino; spesso è presente una scena di osteria o di mercato, mentre in disparte, fino al giorno dell’Epifania, vi sono i tre Magi con il loro corteo di servitori e di animali.
Tutti questi elementi possono essere basati sul ricordo dei testi, canonici e apocrifi, che abbiamo sopra citato: ma è possibile, ponendo attenzione ad una lettura in chiave tradizionale, riconoscere nel Presepio un significato che va al di là della rappresentazione allegorica.
La grotta è un simbolo universale: essendo all’interno della terra o di una montagna la grotta è simbolo del Centro del Mondo ed è per eccellenza il luogo della nascita e della ri-nascita, è il centro spirituale del macrocosmo che è l’universo, poiché il tetto della grotta rappresenta il cielo e il pavimento la terra; la grotta dei Misteri di Mithra presenta in modo esplicito questo simbolismo, e il mithraismo, come sappiamo, ha dato al nascente cristianesimo molti elementi.

La grotta è anche figura del cuore e in questa accezione è il centro del microcosmo che è l’uomo: la “più piccola camera del cuore”, nella quale per la tradizione vedica ha sede l’Atma, il Principio cosmico. Per il suo essere un “luogo della nascita o ri-nascita” la grotta è anche una figura dell’utero.
È nella caverna che nasce Lao Tze, il sapiente cinese fondatore del Taoismo, e la caverna del Bambino irradia luce come in Giappone la Dèa Amaterasu emana il suo abbagliante splendore dal profondo dell’antro in cui si trova.
Come tutti i simboli anche la grotta presenta un duplice significato: essa è il luogo dei morti e la porta degli Inferi, la regione dei mostri e dei draghi, e sono i draghi che custodiscono il tesoro che l’Eroe deve conquistare uccidendone il guardiano.
Nella grotta il Bambino è riscaldato da due animali domestici: l’asino e il bue, due tranquille bestie la cui presenza in una stalla è assolutamente normale.

Ma l’asino è un importante simbolo bivalente: è l’animale malefico simbolo di oscurità, ignoranza e morte; in India è la cavalcatura del Re dei Morti, in Egitto è l’animale di Seth, il Dio del Caos primordiale, signore della terra arida che si oppone alla fertile terra nera ai lati del Nilo, e lo stesso Seth è raffigurato proprio con la testa di onagro, l’asino selvatico che vive nel deserto.
L’asino rappresenta a livello microcosmico la sensualità ed i bassi istinti dell’uomo, come tale è al centro del racconto iniziatico di ApuleioL’asino d’oro o Le Metamorfosi.
Per questo il colore dell’asino è il rosso, colore della bestialità e dell’ira.
Esso ha però un aspetto positivo: è la bianca asina su cui il Cristo entra in Gerusalemme nel giorno delle Palme, alla quale corrisponde l’asino che porta sulla groppa gli oggetti sacri nei Misteri di Dioniso; infine secondo Pindaro è il nobile animale che gli Iperborei sacrificano al Sole-Apollo.

Il bove ha un aspetto positivo che lo contrappone al toro, simbolo della forza temibile dei re e degli Dèi: è l’animale pacifico usato nel tiro del carro e dell’aratro, simbolo di bontà e di tranquillità, è la cavalcatura di Lao Tze, l’animale tanto sacro per i greci che il sacrificio per eccellenza è l’ecatombe, letteralmente “il (sacrificio di) cento buoi”.
In India è simbolo della sapienza, che in sanscrito è go-kara, il “pascolo dei buoi”. In linea con il pensiero indù, per lo pseudo Dionigi il bove è l’animale che scava con l’aratro nella terra che è l’uomo i solchi che ricevono la pioggia vivificante della sapienza.
Se gli Angeli, gli “annunziatori”, sono un chiaro riferimento all’emanazione dell’Uno manifestatosi nella caverna nel suo passare dall’unità alla molteplicità, più complesso è il simbolismo dei pastori.

Il pastore è la guida del gregge degli agnelli e per tale ragione è identificato con il Re o il Sacerdote, colui che conduce il popolo, ma su di un livello superiore egli è simbolo del Vegliante, del sapiente che vigila nella notte e conosce il percorso della luna e delle stelle, e quindi sa riconoscere le fasi del tempo, è il nomade che percorre i sentieri della terra come nomade è l’anima nel mondo della materia, alla ricerca della via che la riporterà al mondo celeste da cui è venuta.
Solo colui che veglia nella notte e conosce i segni del cielo può ascoltare il richiamo degli Angeli e riconoscere che Colui che è nella mangiatoia è la Via da seguire, che occorre rifarsi bambino per trovare la strada che porta alla terra perduta attraverso il sacrificio della propria parte inferiore.
Per questo il pastore è signore degli agnelli, gli animali simbolo per eccellenza dell’offerta sacrificale, il cui nome è simile a quello di Agni, il Dio vedico del fuoco e del sacrificio.
Notiamo che, non a caso, nel Presepio sono presenti tra i pastori due figure altamente significative: un pastore nell’atteggiamento di ascoltare l’Angelo ed un secondo il quale invece è steso per terra addormentato; è molto chiaro il simbolismo espresso da queste figure: l’anima che non è pronta non è in grado di “sentire” la chiamata angelica, di portare cioè a termine la ricerca per cui si trova su questa terra.
Più chiaramente, la divisione tra le “anime che cercano” e le “anime ottenebrate” è data dalla presenza accanto ai pastori di personaggi intenti ai godimenti materiali dell’osteria o alle cure degli affari nel mercato: sono il simbolo della completa immersione nella materialità, dove non è più possibile ascoltare la voce degli Angeli.

Ultimi a comparire sulla scena del Presepio sono i Re Magi: nel testo di Matteo non sono riferiti né i nomi né il loro numero, che in testi non canonici dei secoli successivi varia da due fino a dodici, ma la tradizione del Presepio in modo sapiente sceglie il numero tre e i doni offerti al Bambino sono sempre gli stessi, cioè l’oro, l’incenso e la mirra.
I tre doni sono riuniti nella religione ebraica nel rituale dell’offerta di incenso a Jahweh: la tavola d’oro delle offerte viene prima unta con mirra purissima e poi su di essa si brucia incenso (Cardini I Re Magi). Ognuno dei doni ha però di per sé un significato ben preciso: l’incenso è l’aroma che si offre agli Dèi, l’oro è prerogativa dei Re e la mirra è la sostanza che rende incorruttibile il corpo del defunto preservandolo per l’eternità. Essi quindi rappresentano il triplice stato del Bambino che è nato nel Centro del Mondo che è la grotta: Egli è un Dio, un Re e un Uomo immortale, rappresenta quindi la completezza dell’”essere uomo”.

Possiamo ora riassumere brevemente quanto detto riportandolo sui due piani del macro e del microcosmo.
Da un punto di vista macrocosmico il Principio Creatore, al quale sono propri gli attributi di divinità, potenza ed eternità, si manifesta come luce nella tenebra del caos equilibrando le opposte forze del Bene e del Male; a Lui si dirigono le anime che vegliano nella notte aspettando l’ora del ritorno, chiamate dalle manifestazioni molteplici dell’Uno, poiché esse sono ancora immerse nella molteplicità del materiale e tali forme “angeliche” sono le uniche forme che possono vedere prima di conoscere la Verità suprema della Luce.
A livello microcosmico il Presepio è figura dell’anima che rinasce dopo l’iniziazione, nascita da Vergine perché la rinascita spirituale è inversa a quella materiale, è un “ritorno nell’utero” che si attua passando attraverso la morte: nella notte della morte il Rinato splende di luce essendo divenuto egli stesso Sole e può richiamare a sé le potenze psichiche che gli appartengono e dalle quali si è separato per passare attraverso l’oscurità della disgregazione, per purificarsi e rinascere Uno. La conferma del suo reale compimento sul piano iniziatico è nel triplice attributo che riceve come Dio, Re ed Immortale.





giovedì 19 dicembre 2013

PEPPA PIG, OVVERO LA BAMBINIZZAZIONE DI STATO VERSO LA CAZZETTIZZAZIONE PROGRAMMATA......


BAMBINIZZAZIONE DI STATO:

Il mondialismo è sempre esistito ed un tempo la femminilizzazione dei popoli, nell'accezione negativa del termine, era relativa allo schiavismo ed a un sistema verticale molto più gerarchico dell'attuale.
Oggi, almeno in occidente, con la democrazia o il finto democraticismo, i ruoli sociali sono stati, forse solo in apparenza, parificati ma non del tutto elevati.
Il voler femminilizzare attraverso i media e la cultura corrente il cosiddetto "maschio", non va solo nella direzione di un'uguaglianza civile, dopo secoli di crimini omofobi e dell'acquisizione di ugual diritti, doveri rispetto alla donna, obiettivi legittimi e sacrosanti, ma sfocia necessariamente nel rendere lo schiavo liberato, ovvero l'uomo e ciò che egli vale simbolicamente nella società malata in cui viviamo, "femmina di un tempo", nella sua accezione subordinata sociale.
Quindi nuovamente tutti FEMMINE schiave, essendo concettualmente dal punto di vista del potere costituito, la figura femminile, da un lato idolatrata nella sua purezza verginale, come nella classica figura mariana occidentale, dall'altro sottomessa nella scala gerarchica sociale.
Un po' come la cinesizzazione del lavoro, dove i diritti progressisti guadagnati col sangue sono parificati a quelli degli schiavi stranieri (femmine), in una concorrenza verso l'implosione e l'abisso...
La vibrazione è diretta verso il basso e tutta la società occidentale, più o meno consciamente, lavora su queste frequenze... Non penso che alla fine sia tutto controllato ed eterodiretto dall'alto, perché l'effetto domino agisce anche da solo e va a vantaggio solo di certi poteri...

Ma questo è il primo step, la cosiddetta femminilizzazione delle persone anticipa la bambinizzazione di stato.
Per comprenderlo basta vedere l'intrinseca e talvolta manifesta cultura pedofila veicolata nella pubblicistica e in tutti i media, dove l'utente bambino assume un ruolo ovviamente passivo, dipendente dall'oracolo/sistema/media, quindi ancora un popolo bambino vs padre autorità.
Come se non bastasse, lo slogan va oltre la femminilizzazione, che io ho chiamato provocatoriamente anni fa "Frocismo di Stato", ma si veicola come automasturbatorio, perché l'uomo moderno e modernista, capace di tutto quindi di nulla, SI BASTA, non ha più bisogno di partner, etero od omosessuali, ma viene rieducato ad un modello di divisione con la collettività e di eterna solitudine, proprio perché non necessiterebbe più di nessun legame sessuale e/o affettivo con alcuno. Quello presentato è un MODELLO, oppure una castrazione preventiva che qualcuno potrebbe anche salutare come una manna dal cielo, "MEGLIO SOLI CHE MAL ACCOMPAGNATI"...cit.
Quindi un uomo SOLO, controllato, diviso dagli altri corpi ma psichicamente legato morbosamente da un cordone ombelicale invisibile al Grande Totem del caro plagio emozionale, magari scisso mentalmente e rieducato a dovere. In questa logica si attacca la famiglia classica, non in un'ottica anticristiana satanista proto massonica, come viene erroneamente presentata in rete, di cui a LORO non frega assolutamente nulla, se non far credere che esista l'alone magico per fuorviare il problema, ma la si combatte come ultimo baluardo di coesione ed unione rispetto al macro sistema globalizzante ed assolutista. Il modello degli spot infatti e non a caso, è tutto mirato sull'esclusione della sessualità e non sulla libertà sessuale, sulla SATURAZIONE DEL DESIDERIO e non sull'erotismo.
La società moderna è profondamente sessista ed anti erotica, infatti i protagonisti di quasi tutti gli spot preferiscono l'oggetto masturbatorio da CONSUMARE piuttosto che la potenziale relazione con l'altro/altra...
Vince il divisorio capitalismo!!!
La produzione come feticcio magico, il prodotto come un figlio che il sistema ti obbliga a produrre e desiderare, l'artificiale rispetto al naturale...
L'adulto diviene nuovamente bambino e regredisce alla fase anale, ed è per questo che i simboli fallici sono sempre più presenti e meno subliminali di un tempo.
L'oggetto del desiderio in una società pornografica e non realmente libera sessualmente, è rappresentato dalla castrazione dell'unione tra due persone e dalla sua sublimazione masturbatoria di un mancato incontro, ritenuto e fatto ritenere obsoleto perché non più consono alla produzione che il liberismo ha prodotto e soprattutto vorrà produrre ed impostare nel futuro, essendo queste, agende che contemplano il "fattore tempo" come una logica prassi da coltivare, sperimentando pazientemente sulla massa, tanto LORO possono aspettare...

Per questo motivo che le avanguardie massoniche come la GOLDEN DAWN o l'O.T.O. hanno sempre studiato e portato avanti la magia sessuale, perché attraverso la rieducazione dei ruoli sessuali e il successivo ricatto sociale, si controllano le masse.
Il nazismo esoterico è stato un ottimo esempio di magia sessuale applicata, Reich lo spiega bene nel suo capolavoro: PSICOLOGIA DI MASSA DEL FASCISMO.
I ruoli sessuali, non la naturale personale sessualità che è il suo opposto, sono determinati e plasmati per attivare archetipi e riprogrammare il nostro software animico. Mentre spostare l'analisi su un versante massoneria contro la chiesa cattolica, come spesso si legge, non basta e non serve ad inquadrare il fulcro del discorso e della rispettiva propaganda che ne scaturisce...
Anzi, ritengo che non sia mai esistita veramente una guerra tra queste due potenze, se non a livelli più bassi, come accade per i partiti che, ad un livello primario lottano tra loro, ma ad un livello macro sovrastrutturale, sono parti dello stesso Delta che li contiene.
Credo, più semplicemente, che il sistema in epoca moderna, non potendo più reprimere come accade per esempio oggi ancora nell'Islam, trasmuta i modelli comportamentali per controllarli solo diversamente, in maniera contestualizzata all'epoca ed al tipo di società che ha contribuito a fondare...


CAZZETTIZZAZIONE PROGRAMMATA:

La Cazzettizzazione programmata, passaggio finale in questo processo controiniziatico cominciato prima con la feminilizzazione e poi la bambinizzazione, è ben raffigurato dal noto fumetto Peppa PIG e da tanti altri prodotti del genere, almeno in un'ottica quotidiana apparentemente rassicurante ed innocua e senza voler fare inutili e deleteri moralismi che non mi appartengono...
Le vicende della serie ruotano attorno alla vita di Peppa, una maialina antropomorfa, e alla sua famiglia, oltre che ai suoi amici, il cui nome inizia sempre con la stessa lettera del nome dell'animale in inglese: nel caso di Peppa, ad esempio, la lettera iniziale è la P di pig.
E' abbastanza evidente cosa rappresenta la figura di Peppa Pig, al posto del naso possiamo notare un simpatico cazzetto e al posto della faccia una sacca monorchide, una monopalla che ne disegna i contorni e le guance. Un po' come dire, ma che belle facce sono i nostri avatar proiettivi...
Una sorta regressiva di un nuovo Barbapapà con la faccia da cazzo, e non bastavano le forme antropomorfe ELEMENTALI di un tempo, non bastavano le animalizzazioni del caro vecchio santone Disney, che già sapientemente piazzava subliminalmente falli  a gogo' e maschere rituali. 
Oggi nella melassa democraticista buonista, tutto è logicamente più evoluto e palese, oggi ci sbattono il cazzo in faccia, però veicolato da poveri maialini tanto simpatici che piacciono, appunto, ai più piccini...
Il vecchio catechismo pedofilo di un tempo è sostituito dalla cazzettizzazione del nuovo oracolo, ma tutto si ripete ribaltandosi e mascherandosi. 
Tutto cambia, nulla cambia !!!

Questi processi culturali, dei quali Peppa è solo un pallido e simpatico esempio, sono la nuova gabbia sessuale in tempi di apparente libertà e la regressione sistemica, fatta in ogni distretto della società moderna, serve a rifondare quei ruoli sociali che poi la vera emancipazione e coscienza di classe combatte. Quindi, quale migliore tattica miliziana se non quella di agire sullo stesso piano delle libertà individuali, sessuali, sostituendosi ad esse con la loro ridicolizzazione e controiniziazione per ottenere gli effetti opposti, ma apparentemente uguali. 
Non più negando la visione subliminale o meno dell'oggetto sessuale, ma saturando l'immaginario collettivo per reprimerlo dall'interno, come avviene nella pubblica piazza durante una manifestazione con infiltrati che spostano le ragioni della protesta su altri piani per annullarla, agendo anche loro nello stesso contenitore che assume le sembianze di un novello Atanor tritacazzi...
La naturale sessualità individuale, etero od omosessuale che sia, è spostata e contenuta come impatto energetico orgonico, verso una visione infantile del mondo, attraverso il feticcio ed una perenne masturbazione lasciata come nevrosi dell'accettazione della propria condizione. Non più una manifestazione collettiva e reale in una fredda e sveglia piazza invernale, ma una sua sublimazione liquida e virtuale nevrotica mal comunemente accettata al calduccio di casa, accanto al nuovo focolare, attraverso una rieducazione del linguaggio, dell'estetica, e della scala di valori ribaltata e riplasmata.

Durante la cristianità l'omosessualità era bandita, praticata di nascosto, severamente punita ed i sodomiti erano grandi peccatori. Oggi tutto ciò viene ribaltato, ma non per amor della libertà, ma perché in una società almeno apparentemente democratica, pur sempre autoritaria, il sistema assume lo stesso linguaggio antagonista, lo fa proprio e te lo vomita in faccia, spacciandolo per egualitario, così ci ritroviamo nella stessa gabbia culturale pensando però non ci siano sbarre.
Ma fa di più, oltre alla feminilizzazione indotta come ruolo sociale, abbassa il target attraverso la bambinizzazione per stipulare un nuovo contratto con i sudditi putti e finalmente tornare, in tempi di pace, a svolgere l'antico ed atavico ruolo dell'esercizio del rito sacrificale sul più debole...



"Ricordiamoci che, come spiega Peter Brown, il corpo e la sessualità erano ostaggi della "città", della società. La bisessualità nella cultura romana era accetta fino al matrimonio. Il patto matrimoniale sanciva l'ingresso nella società dei riproduttori, che davano figli per perpetuare e garantire la sopravvivenza della società. Chi se ne chiamava fuori, apparteneva al mondo di mezzo o al mondo superiore... Il valore del coito fecondante o meno è legato all'appartenenza alla società umana. In ogni ripartizione vi è occultamente praticata, dalle elite di potere, la sodomia e l'uccisione dei putti, come atto liberatorio".
cit. Alessandra Cocchi...


"A Roma esiste il sostrato pagano e mitriadico del bucio de culo. Del resto la storiografia avanzata avalla che la bisessualità era pratica comune nella gens e negli aristocratici. Tutto si sposta poi nel libertinismo illuminista che recupera lo stato di natura nell'iniziazione sodomitica come esperienza di passaggio. Devirilizzare ed estrogenizzare.
Anus è tipico dei liberti, cioè degli schiavi liberati per meriti bellici o per capacità particolari. 
Non a caso esistono culture aspersive come il cattolicesimo e non disseminative come l'ebraismo, l'islamismo e il scintoismo per cui lo sperma non deve ricadere a terra, ma va trattenuto e contenuto. 
Il busonismo è libertà da vincoli superiori e pratica eterodossa rispetto all'idem sentire copulativo. Basti pensare a giò stajano e alla spensieratezza gaia antirirpoduttiva e generativa. 
La modernità civilizza il genitale e culturalizza l'inclinazione. Pensa a tutta l'ermeneutica della fellatio. 
Lo sperma è il limes atavico. Chi sodomizza o sparge lo sperma, si chiama fuori."
cit. Ivo Germano

martedì 10 dicembre 2013

IX DICEMBRE: FESTA, FARINA, FORCONI... OVVERO LA PIAZZA CHE PIACE ALLA MAMMA E ALLA POLIZIA !!!


Eccoli sono arrivati, col forcone in mano e nell'altra la bandierina dell'Italia, stretta come uno scettro perduto. Sono organizzati, si definiscono apartitici, amano la mamma e la polizia, sono contro i sindacati, contro i ladri de Roma, contro gli immigrati, prendono le distanze dai centri sociali, non amano i NOTAV, non sono interessati allo Stato Sociale, ai licenziamenti, alla sanità pubblica, alla scuola pubblica, ai diritti civili.
No, loro protestano contro le tasse, le stesse che decisero 2 anni fa i governi di destra di Berlusconi e loro votarono e che continuarono, esattamente sulla stessa linea della stessa agenda, con Monti ed oggi con Letta. Ma loro si svegliano solo oggi, prima non avrebbero osato scendere in campo...
Oggi senza più punti di riferimento, come spesso capita alla destra in genere, DECADUTO per ora il Silvio RE, sono impazziti e cercano dei leader populisti che facciano le sue veci, ed allora ecco arrivare gli appoggi dell'estrema destra politica, divisa al suo interno in mille realtà, ecco che arriva l'appoggio simbolico delle forze dell'ordine, delle casalingue e dei moderati, tutti schierati a difenderne la legittimità e i buoni propositi...

Dopo le primarie del PD ecco il nuovo evento mediatico che giustificherà le divisioni e la confusione generalizzata, ecco che i veri antagonismi vengono conflitti dal sistema attraverso le sue emanazioni, attraverso l'incarnazione del dissenso pilotato atto a coprire il NATURALE dissenso e criticismo popolare. Come impedire la coscienza di classe, come cancellare le vere lotte sindacali di base, come giustificare le repressioni contro i  NOTAV, centri sociali, operai e studenti. Non a caso sono oggi accusati di terrorismo...
A questo servono i populismi, sono sempre stati l'arma principale del padronato per rubare la piazza e convogliarla in un contenitore precostituito che ne annulli massivamente l'impatto sociale ed orizzontale, sostituendolo con una protesta fasulla ordita dal sistema per proteggere se stesso e spostare l'asse politico sempre più a destra...



La piazza che piace tanto alla mamma e alla polizia ha una duplice funzione:
1- Dividere la società, creare confusione nella massa di cittadini, far confluire un dissenso qualunquista in un calderone moderato che tolga di mezzo l'antagonismo naturale dal basso contro il sistema, in una parola disinnescarlo, creare un cortocircuito, ergo annullarlo...
2- Infiltrare nei presidi estremismi, ultras che legittimino successivamente l'uso della forza, negando in futuro anche le giuste manifestazioni, quelle veramente popolari e non populiste, così da reprimere l'antagonismo dal basso.

Il tridente del Dio Nettuno oggi è trasmutato nel forcone, nonostante siamo usciti dall'eone dell'era dei pesci, e pensare che nell'era dell'acquario si prospettava il risveglio collettivo, ma forse è proprio per questo che le forze del male sono sempre vigili a contrastare ogni possibile rivoluzione con la PROPAGANDA... 
Gli autotrasportatori con i loro cavalli di troia inconsapevoli, porteranno tanti bravi soldatini che si materializzeranno uscendo dal ventre di queste arcadie di latta, forse spruzzando italico latte.
Vogliono marciare su Roma, anzi, sembra in tutta Italia, ma mi ricorda qualcosa tutto ciò, un dejavu mi assale, sento puzza di zolfo, mi ricorda gli albori del ventennio fascista, quando il grande capitale finanziò i camerati per difendersi dall'ondata socialista e democratica. Tutto torna, tutto maniacalmente si ripete, ma la memoria storica quella si perde, e non si collegano i puntini per avere una giusta visione d'insieme degli avvenimenti storico politici.
Anche sul web la PROPAGANDA dell'uomo qualunque senza riferimenti, quello de-ideologizzato, quello populista che magari ha pure strizzato l'occhio a Grillo, ma anche quello indottrinato a destra che si erge difensore della patria e magari alimenta un complottismo fascioclericale più o meno consapevole, contro i sindacati a favore delle forze dell'ordine, ha invaso ogni pagina, ogni blog, ogni social network per creare proseliti in questo delirio ordito dalla nostra INTELLIGENCE(???), anche tra gente onesta e in buona fede che sicuramente sarà presente insieme a LORO.



Si, perché ci sono sempre LORO dietro a fomentare scontri, eventi, sempre LORO a rieducare attraverso i media il popolo non sovrano, sempre LORO ad alimentare il vecchio adagio sempre verde-massonico del DIVIDE ET IMPERA !!!
Il sistema si finge opposizione a se stesso, ma poi ci scappa l'ultras, l'infiltrato mafioso che ha interessi a creare tensione sociale e capisci che tutta l'operazione, che ha basi e presupposti militari per come è stata pensata, è il solito farlocco golpe strisciante italico utile a creare le linee guida di pensiero, spostando la piazza a destra, dividendola e contenendola, e dall'altra parte legittimando anche a livello mediatico l'uso della forza contro i cittadini, contro ogni vero criticismo verso lo status quo, facendosi accettare nella confusione imperante, dove infine la MAGGIORANZA SILENZIOSA invocherà, stracciandosi le vesti, l'uomo forte che metta ordine ed il sistema sarà salvo...
Si, potrà rinnovarsi per continuare a regnare indisturbato, dopo essersi vestito da manifestante, e dopo getterà la maschera nera, ma allora sarà troppo tardi e verranno in mente i ricordi dei nonni quando ci raccontavano come nacque il fascismo un secolo fa, che oggi non sarà limitato semplicemente ad una nazione distretto, ma a tutta l'europa.
I nazionalismi recenti europei, saranno il cavallo di troia per giustificare una repressione su macro scala del N.W.O. ... E come per le false manifestazioni italiche, anche qui siamo in presenza di una duplice volontà, prima impedire che la base sia unita facendo metabolizzare le possibili rivoluzioni, magari creando un capro espiatorio esterno e quindi spostare la piazza su posizioni reazionarie, NAZIONALISMI, e dopo in virtù di questo processo eteropilotato, giustificare un fascismo più globale che sorgerà dopo aver sconfitto DEMOKRATIKAMENTE questi nazionalismi, mero strumento del padronato.
Tutto in scala si replica e prende forma, VIVE... 
In Italia dalla vittoria di Renzi-Forcone contro il vecchio apparato PD- Nettuno o ancora dalla rivincita/sconfitta nel processo CONCORDIA di Schettino-Forcone contro De Falco-Nettuno-Tridente, alle sommosse in Thailandia o le scorse rivoluzioni colorate, fino alla consacrazione di Mandela, attraverso la sua controiniziazione globale di Obama...
Morte e rinascita... di un GATTOPARDO.

PROBLEMA, REAZIONE, SOLUZIONE... cit.