giovedì 14 novembre 2013

UBI MAIOR MINI CESSAT...!!!


Il Generale MINI, militare dal curioso e simpatico cognome, è il nuovo baluardo della controinformazione sulla realtà delle scie chimiche e della guerra ambientale.
E' persona informata sui fatti, un vero professionista, un tecnico affidabile per quanto riguarda il suo lavoro e per le tematiche interessanti che tratta.
Pensandoci bene, da dietrologo quale sono, non mi tornano alcune cose, e non tanto riguardo gli argomenti nello specifico, dei quali ne condivido in toto le analisi, ma per quanto riguarda il fatto che debba essere proprio un militare del suo rango a spiegarci cosa fanno i militari del suo rango...
Uno potrebbe contraddirmi dicendomi:" E chi te lo dovrebbe mai dire???"...
Afferma che il sistema militare opera SENZA MORALE ed anticipa l'uscita di tutte le nuove tecnologie mondiali, afferma che "SE ESISTESSERO", utilizzerebbe anche tecnologie per provocare tsunami, terremoti e controllo climatico.
Ecco, quando scende in piazza una persona di una certa caratura, oltre ad ascoltarlo ed imparare cose nuove, bisogna sempre capire CUI PRODEST!!!

Mini sulla rivista Limes:
"... C'è il rischio che vecchi movimenti ideologici e rivoluzionari condannati dalla storia, ma mai debellati, traggano profitto da questa instabilità generalizzata e fomentino disordini, ribellioni e ulteriori destabilizzazioni.
La questione dell'antrace negli Usa appartiene chiaramente a questa tipologia, ma anche la spazzatura propagandistica e di disinformazione che ci viene propinata sotto le nobili vesti del diritto al dissenso fa parte di questo rischio. E non importa se la matrice sia bianca, nera o rossa. La lotta istituzionale si deve rivolgere anche in questo campo e non sarà né semplice né indolore.
Il mondo è cambiato, la guerra globale si è spostata su di un piano completamente nuovo. 

Il modo di combattere deve cambiare e le priorità per cui lottare devono cambiare. La visione di un mondo globalizzato, piacevolmente impegnato nella beneficenza e legato da stessi bisogni e da stessi consumi, omogeneizzato nelle aspettative e nelle istanze come nelle risposte, si è infranta l'11 settembre.
Se avevamo bisogno di un attacco terroristico di proporzioni immani e di una guerra bizzarra e asimmetrica per acquistare coscienza del mondo a-lineare in cui viviamo, i cinquemila di New York non sono morti invano e la guerra al terrorismo in Afghanistan e altrove è giusta e doverosa".

Fabio Mini, "Perché combattiamo ancora", Limes, quaderno speciale n. 4, nov. 2001, pp. 19-20.


Non potendo occultare tutto quello che un tempo veniva semplicemente occultato, il sistema GAREGGIA con la controinformazione, cavalcandola, SUPERANDOLA e, forse, indirizzandola, e allora tollera chi dall'alto, talvolta, concede visioni alternative, vicine alle nostre corde. 
Facendo questa operazione, il potere è costretto a dire delle verità e ad abituare gli interlocutori ad accettarle lentamente, a metabolizzarle come male minore, ed anche per non apparire reticente alle potenziali critiche, per veicolarsi democratico.
MINI afferma, suo malgrado, che esistono tecnologie di guerra ambientale, ma alla fine non tutti i militari sono "cattivi", e lo proverebbe la sua confessione, insomma ci prende per mano come un novello Virgilio, accompagnandoci nell’antro infernale "svelato" e così percepito dalla massa più innocuo.
Un po’ come un autoritario ma compassionevole pater familias che ai figli spiega la necessità di usare la forza, legittimandola come regola naturale imprescindibile, però mantenendo un'etica umanista di comportamento che non superi certi confini.
Probabile che a sua insaputa, pur essendo MINI in buonafede, il sistema lo utilizzi indirettamente per la creazione di un "doppio livello" operativo e cognitivo di massa.
Stesse dinamiche di comunicazione mutuate dalla PNL ed usate anche dalle lobby delle sigarette quando scrivono sul pacchetto:
IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE
cit.


In politica questo doppio livello e doppio ruolo l'ha incarnato Grillo nella creazione di un contenitore del dissenso che poi è diventato una bolla di sapone, utile quindi al potere costituito per poter gestire la piazza. Noi ci dobbiamo sempre chiedere, CUI PRODEST???
Mi vengono sempre in mente i cari e vecchi PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION, che rappresentano un ottimo esempio di doppio gioco e di doppio livello, dove verità messe in bocca ad impresentabili, nel senso di personaggi che dovrebbero rappresentare la parte da confliggere, hanno come conseguenza quella di essere percepite menzoniere e quindi non fonte affidabile, pur essendo mescolate verità a bugie. 
Un vecchio filosofo diceva: "Il miglior depistaggio e' quello rappresentato pubblicamente ed accostato ad una mezza verità, e non perche' l'oggetto della disputa sia falso, ma perche' chi lo sponsorizza e' in chiara contraddizione con il ruolo che incarna".
La domanda sorge spontanea. 
Perché un Generale come MINI svelerebbe l'arcano pubblicamente, risultando ai piu' critici poco credibile ed ai più complottisti di essere dalla loro parte, RASSICURANDOLI come un pater familias...???
Detto questo, ben vengano svelamenti dell’arcano, e sicuramente MINI ci aiuta certificando alcune tesi, solitamente, considerate complottiste, rimane solo l'interrogativo del perché proprio oggi avviene ciò. Perché un militare di un certo livello, sicuramente mosso da buone intenzioni e con  le sue ragioni, si espone tanto???
Insomma, mi vien da dire…
UBI MAIOR MINI CESSAT !!!
cit.


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